
Dopo 30 anni di attività credo di essere diventato più bravo di quanto mi aspettassi, perché quando fai qualcosa per tanto tempo, impari anche tanti trucchetti. In fondo sono solo uno che ama i suoni e i rumori e fa qualcosa ogni tanto. Credo che in quel periodo i miei genitori fossero un po’ spaventati.ĭopo 15 anni di attività con i tuoi progetti principali Deepchord, Echospace oltre a vari alias, molti singoli e un nuovo album in uscita su Soma cosa provi quando pensi alla tua carriera musicale? Cos’hai perso e cos’hai guadagnato nel tuo percorso artistico?Ĭredo di non averla mai veramente considerata una carriera, è solo una cosa che faccio, come mangiare e respirare. Se fosse una carriera dovrei prenderla molto più sul serio. Rinuncio a più spettacoli di quanti ne accetti e registro cose nuove solo quando mi sento davvero motivato. Credo che se si fosse trattato di una carriera avrei dovuto essere più disciplinato e regolare e avrei dovuto anche tenere in considerazione quello che la gente pensa della mia musica. Quando si parla di musica, credo di esser sempre stato un pervertito, mi piacciono le cose più strane, ad esempio difficilmente ascolto i dischi alla velocità corretta, secondo me suonano meglio rallentati. E’ stata la mia musica preferita per anni, la adoravo e per me era confortante. Se mia madre mi avesse comprato un disco di musica folk, forse quello che faccio oggi, sarebbe molto diverso. Da bambino andavo a letto e ascoltavo la radio AM sintonizzata tra le stazioni, perché un insegnante delle elementari, ci aveva detto che questo tipo di rumore era legato all’attività solare. Ho capito che la musica poteva essere qualcosa di più che semplici canzoni e penso che quel disco mi abbia cambiato la vita. L’ho ascoltato in continuazioni per giorni, non potevo credere alle mie orecchie, era favoloso.

Quando ero molto giovane, i miei genitori mi comprarono un giradischi e mia madre acquistò per me un disco di effetti sonori che si chiamava “The Sounds of Outerspace”. Era musica che all’epoca faceva parte del filone “Forbidden Planet”, strani effetti sonori passati attraverso riverberi a molla ed echi. Non mi è mai successo con altra musica, lo sono più dalle arti visive, dalla fotografia, dalla natura, dai fenomeni atmosferici, da quelli spirituali e sono passati davvero tanti anni dall’ultima volta che ho sentito musica che lo abbia fatto in qualche modo. Da allora ho sempre continuato ad acquistare macchine fotografiche e onestamente le preferisco agli strumenti musicale perché è sempre stata la fotografia che mi ha ispirato a fare musica. A sette ero pronto per una reflex, comprai una vecchia Ricoh XR2 a buon mercato e la portai ovunque, la adoravo. Per quanto posso ricordare, tutto quello che mi importava erano la musica e la fotografia. Quando avevo cinque anni, per il mio compleanno mia nonna mi ha comprato una macchina fotografica Polaroid e mi pagava anche le pellicole. Quando eri piccolo, quali sono state le cose che ti sono piaciute di più mentre scoprivi la musica e che cosa ti ha fatto decidere poi di produrre musica elettronica?

Complesso, ispirato e spirituale come vuole la sua musica, Deepchord ha risposto con semplicità, passione e senza aver paura di sprecare parole a tutte le nostre domande, regalandoci immagini, visioni, spunti e lasciandoci la voglia di provare, di sperimentare e mettere in pratica tutto quello che ha voluto condividere con noi.


Registrazioni ambientali, loop imperfetti e ripetizioni infinite contribuiscono a creare il suono cinematico che lo contraddistingue e trasportano letteralmente l’ascoltatore in un vero e proprio viaggio nella mente di Rod. Legato a doppio filo alla sinestesia vedere-sentire, Deepchord rappresenta uno dei pochi esempi controcorrente e fuori dagli schemi in un panorama elettronico troppo statico e privo di vera originalità. Deepchord, al secolo Rod Modell, dopo 2 anni di assenza torna su Soma con il suo nuovo album “ Ultraviolet Music” regalandoci una nuovissima raccolta fonografica di paesaggi notturni, atmosfere siderali e infiniti mantra conditi da tonnellate di estetica dub.
